Benefici del Grano Saraceno

Il grano saraceno, originario dei Balcani e dell’Asia, ha iniziato a diffondersi in Europa tra il XIV-XV secolo, in Italia arriva intorno al XV secolo. Oggi viene coltivato in particolare in Russia, Polonia, Canada e Francia, mentre in Italia lo si coltiva soprattutto in Trentino e Valtellina.

 

 

 

Dal punto di vista botanico appartiene alla famiglia delle Poligonacee, ma è non considerato un vero e proprio cereale, piuttosto come la quinoa è definito uno pseudo-cerale.

 

Diversi sono gli usi in cucina per via degli svariati benefici del grano saraceno. Innanzitutto è ricco di sali minerali, quali ferro, zinco, selenio e magnesio. Quest’ultimo aiuta a ridurre la pressione sanguigna poiché rilassa i vasi sanguigni rendendo così il grano nero, come viene chiamato il grano saraceno, perfetto per chi soffre di problemi di ipertensione e nello stesso tempo riduce anche le probabilità dell’insorgere del colesterolo cattivo.

 

Particolarmente interessante è la presenza nel grano nero del D-chiro-inositolo che sembrerebbe essere legato alla produzione di insulina che lo renderebbe perfetto per chi soffre di problemi legati al diabete. Non solo, non contenendo glutine il suo consumo è altamente consigliato per chi presenta problemi di celiachia e di intolleranza al glutine.

 

Il consumo di grano saraceno è raccomandato anche nei casi affaticamento e stanchezza perché, grazie alla presenza di aminoacidi e sali minerali, riesce a fornire all’organismo la giusta dose di energia.

 

Quindi, non resta che iniziare ad inserire nella propria alimentazione il grano saraceno che può diventare il protagonista di svariati piatti partendo dalla farina con cui non solo si può cucinare la pizza ma anche la polenta nera, invece, durante l’inverno è perfetto nelle zuppe.

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